Lo stakeholder… Chi era costui…
- Matteo Valente
- 15 apr 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Una delle primissime cose che un bravo Project Manager dovrebbe fare all’inizio di un progetto, insieme ovviamente al proprio team, è quella di identificare gli stakeholder.
Ma chi sono gli stakeholder? La traduzione letterale di questa parola è “portatore di interesse”: parliamo dunque di chiunque possa avere in qualche modo un interesse legato al risultato del progetto, o anche alla sola esistenza del progetto stesso. Immaginiamo quindi tutte quelle persone che possono avere un impatto sul nostro progetto, o essere esse stesse influenzate dal suo risultato.
L’analisi degli stakeholder e la loro definizione sono una tappa necessaria fin dall’inizio di qualsiasi progetto, al fine di evitare che il loro riconoscimento e coinvolgimento tardivi possano portare a un deragliamento del progetto rispetto alla strada pianificata in partenza. Infatti, può capitare che alcuni, a volte molti, “portatori di interesse” abbiano un impatto negativo su un preciso progetto e, se non coinvolti e interpellati da subito, potrebbero causare seri danni fino al fallimento del progetto stesso.
Pensate per esempio a quei casi in cui, per procedere con le attività schedulate, è necessario ottenere un feedback o un’approvazione da una persona molto influente all’interno dell’azienda. Se non riuscissimo ad avere tale approvazione o feedback il progetto potrebbe essere costretto a fermarsi. Quante volte capita??? Per evitare tale situazione, questa persona “fondamentale” dovrebbe essere identificata e coinvolta fin da subito nel progetto, tenuta informata sull’andamento delle attività, cercando di prevedere le fasi in cui sarà necessario un suo coinvolgimento attivo, ad esempio per revisionare un report, per dare un feedback, per fornire un’approvazione. Dovremmo quindi gestire la sua partecipazione al progetto fin da subito, in modo che risulti disponibile al momento del bisogno per fornire le informazioni necessarie alla continuazione del progetto stesso.
Ma gli stakeholder possono essere anche un insieme di persone, degli enti, delle comunità, ecc. Pensate per esempio al progetto TAV. Uno dei primissimi errori che furono fatti, fu quello di non coinvolgere in modo adeguato fin da subito le comunità locali impattate dal progetto. L’aver trascurato un’opportuna comunicazione e il coinvolgimento di queste comunità ha portato ai problemi che ben conosciamo e che ancora oggi risultano negativamente impattanti sulla prosecuzione dei lavori.
Come si può capire, esistono dunque diverse tipologie di stakeholder. Un buon Project Manager deve saperli identificare fin dall’inizio del progetto e successivamente classificarli, in base all’interesse che possono avere nei confronti del progetto stesso e in base all’influenza che possono esercitare su di esso. Partendo da questa analisi è possibile costruire quello che si chiama “registro degli stakeholder”, una sorta di elenco che riassume le informazioni raccolte su ciascuno stakeholder e la strategia, definita insieme al team, per gestirlo opportunamente nel corso del progetto.
L’identificazione e la classificazione degli stakeholder sono quindi processi fondamentali per la buona riuscita di un progetto e meritano di essere svolti in maniera attenta e competente fin dall’origine del progetto stesso.



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